L’Estate Romana si arricchisce di un nuovo appuntamento, stiamo parlando della seconda edizione di “Di Là Dal Fiume”, un festival itinerante che, da domenica 25 agosto a mercoledì 4 settembre, animerà con musica, canzoni, poesie, letture, installazioni sonore, conversazioni sceniche, passeggiate nell’archeologia industriale e pedalate lungo il fiume una serie di luoghi tra Ponte Testaccio, la stazione Trastevere e Porta Portese con sconfinamenti verso Trastevere e Ponte Marconi.
Saranno 11 giorni di performance artistiche per 11 location insolite come un barcone che da Ponte Marconi si muoverà lungo il Tevere in direzione Magliana o la piscina anni ‘30 dell’impianto sportivo capitolino di Largo Ascianghi, ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio (GIL) dell’architetto Luigi Moretti.
La scelta di questi palcoscenici insoliti vuole anche essere un omaggio alla memoria dei momenti culturalmente migliori della ricerca teatrale romana degli anni Settanta, quando Roma si trasformava in palcoscenico assoluto e il teatro, l’arte e la poesia comparivano nei luoghi meno prevedibili della città: piscine, barconi, tetti di abitazioni, cavalcavia, aperta campagna e, perfino, stadi.
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Info: 3405573255 – info@teatroinscatola.it
Di là del fiume Festival: il programma
Domenica 25 agosto ore 19.00
LA METAFISICA DELLA BELLEZZA
di e con Elena Arvigo
Giardino della Fondazione Santa Francesca Romana, vicolo di Santa Maria in Cappella 6
Dalle lettere che le donne delle “case chiuse” – descritte come veri e propri lager – scrissero alla senatrice Merlin perché, durante l’iter legislativo, non demordesse dai suoi intenti, nasce lo spettacolo La metafisica della bellezza – Lettere dalle case chiuse con Elena Arvigo, in questa occasione sotto forma di lettura.
Le lettere delle prostitute alla senatrice Merlin furono raccolte dalla stessa Merlin e da Carla Barberis (moglie di Sandro Pertini) e la loro autenticità è garantita dagli originali, oggi depositati presso un notaio. A scrivere sono per lo più madri piene di speranza e dignità, piene di stupore e gratitudine per chi sta mostrando interesse verso la loro situazione di “donne perdute”, per chi, come la senatrice Merlin, sta immaginando per loro un futuro diverso e migliore.
Lunedì 26 agosto ore 19.00
DUO DI SAXOFONI ANTONGIROLAMI/SELVA
Musiche di: J. M. Leclair, P. Arma, D. Nicolau, W. A. Mozart, P. Iturralde, A. Piazzolla, P. Glass
Stazione Trastevere (atrio), Piazza Flavio Biondo
Il concerto del duo di sassofoni composto da Gianpaolo Antongirolami e Michele Selva è un viaggio nella musica “popolare”, di folklore e nella “musica d’occasione”. Musica che nasce fuori dalle sale da concerto, ma che vi rientra per profondità espressiva e per autorevolezza di composizione.
Si va allora dalle “musiche da tavola” barocche di un Leclair o Telemann attraverso la scrittura più classica e sonatistica di Mozart, fino ad approdare al ‘900: la Spagna popolare di Pedro Iturralde, l’Argentina calda e sensuale di Astor Piazzolla, l’America ritmica di Philip Glass fino all’Europa dell’Est, ungherese, zigana e magiara di Paul Arma o la Grecia rivisitata e improvvisata di Dimitri Nicolau.
Martedì 27 agosto ore 21.00
PÖESIËKANZǾNĪ (ASTRAZIONI PER L’USO)
di e con Ivan Talarico
Il “T”, via Giovanni da Castel Bolognese 31
Ivan Talarico scrive poesie e canzoni. Questo lo rende colpevole. Difficile dormire di notte con questa colpa, così il sonno della ragione genera reading. Poesie e canzoni sono a disposizione del pubblico, possono essere montate, smontare, rimontate, capite, dimenticate, assemblate, personalizzate e condivise.
AVVERTENZA Se poesie e canzoni si ribaltano possono causare problemi di comprensione seri o fatali. Per evitare il rischio che si ribaltino devono essere fissate in modo permanente ai sentimenti.
Gli accessori per il fissaggio ai sentimenti non sono inclusi nel reading perché sentimenti diversi richiedono diversi tipi di accessori di fissaggio. Usa sistemi di fissaggio adatti alle pareti dei tuoi sentimenti. Per maggiori dettagli, rivolgiti a un poeta autorizzato o a un cantautore di fiducia.
Giovedì 29 agosto ore 19.00
VIOLAZIONI DELL’ACQUA installazione per dispositivi elettroacustici in tempo reale
di Federico Placidi
light designer Aliberto Sagretti
Impianto sportivo capitolino Roma Uno (piscina), largo Ascianghi 4
Violazioni dell’acqua è un’installazione di Federico Placidi. L’opera fa uso di tre elementi essenziali, che ne costituiscono il meccanismo di azione e retroazione: una superficie d’acqua, un idrofono immerso nella stessa e un generatore d’impulsi. I tre «partecipanti» sono mediati da un DSP che ne definisce le rispettive modalità di interazione in tempo reale, dando luogo a strutture sonore emergenti, dal carattere organico e atmosferico.
Martedì 27 agosto ore 21.00
ALLEGRO NON TROPPO
di Bruno Bozzetto
presentazione per la parte musicale di Francesco Cuoghi
Impianto sportivo capitolino Roma Uno (spazio esterno), largo Ascianghi 4
Allegro non troppo è un film del 1976 a tecnica mista (in parte dal vero e in parte d’animazione) prodotto e diretto dal disegnatore e regista Bruno Bozzetto. Dichiaratamente ispirato al classico disneyano Fantasia, è composto da sei episodi animati (più un finale con diversi cortometraggi di pochi secondi), ciascuno accompagnato da un celebre brano di musica classica, inseriti in un film-cornice girato dal vero, in bianco e nero.
Venerdì 30 agosto ore 18.30
GAMMM: prose e poesie
con Marco Giovenale, Silvia Tripodi, Michele Zaffarano
Battello sul Tevere, imbarco battelli di Ponte Marconi
GAMMM è un sito e un gruppo formale creato nel 2006 da Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Massimo Sannelli, Michele Zaffarano. GAMMM non è una rivista, né un editore. Dà ospitalità alla ricerca, si occupa di avanguardia e letteratura sperimentale, glitch art, installazioni, nuova scrittura/écriture (in particolare dedicandosi alla ‘prosa in prosa’ e al lavoro di autori statunitensi e francesi come Charles Bernstein, Ron Silliman, Jean-Marie Gleize, Nathalie Quintane).
Sabato 31 agosto ore 11
PASSEGGIATA NELL’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
in collaborazione con associazione Ottavo Colle e la sociologa Irene Ranaldi
partenza da Lungotevere degli Artigiani su prenotazione
Per Ottavo Colle, anche se è valido l’ammonimento di Italo Calvino: mai confondere il racconto di città con la città stessa, il cammino significa azione, costruzione e narrazione. Il percorso in uno spazio non è soltanto la linea che disegna l’atto di attraversare, ma è il racconto dello spazio attraversato.
Ottavo Colle propone letture critiche dello storytelling urbano. Le città sono lo scenario delle identità urbane in movimento e Ottavo Colle le racconta attraverso vari linguaggi: la musica, la fotografia, il teatro e l’arte pubblica. L’Associazione vuole contribuire a valorizzare la metropoli, promuovendone soprattutto gli aspetti culturali, storici, artistici e l’accessibilità, per una città a misura di tutti e inclusiva di ogni differenza; contribuire a sviluppare l’attività di ricerca scientifica nell’area della trasformazione urbana. Il fine è l’unione tra memoria, coscienza del luogo e del tempo, coniugata con la ricognizione delle nuove realtà delle comunità urbane.
Domenica 1 settembre ore 10.00
ESCURSIONE IN BICICLETTA LUNGO IL TEVERE
tra la Magliana e Lungotevere degli Artigiani su prenotazione
guidata dal professore e geologo Umberto Pessolano, in collaborazione con l’associazione Ti con Zero, Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza
Con Umberto Pessolano e in collaborazione con la Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza si avrà la possibilità di fare una pedalata naturalistica lungo il fiume Tevere dalla Magliana a Ponte Testaccio scoprendo la natura e l’habitat del fiume che taglia la nostra città.
(Bicicletta a carico dei partecipanti)
Lunedì 2 settembre ore 19.00
UNA LINGUA PER NON FARSI CAPIRE (il romanesco come non l’avete mai sentito)
con Paolo Morelli voce e Mauro Verrone musiche per ancia e non solo
Letture da Elia Marcelli, Mauro Marè, Paolo Morelli
Off Living Room, via di Giovanni da Castel Bolognese 85
A lungo si è conservato un equivoco, quello secondo il quale il romanesco sarebbe un dialetto. In realtà non lo è mai stato, è piuttosto un gergo della parte plebea della città, nato nel ‘400 quando, con il succedersi dei papi Medici, veniva avviato a Roma un processo di toscanizzazione serrata, un indottrinamento, al quale la popolazione ha reagito inventando una lingua per non farsi capire.
Martedì 3 settembre ore 20.00
THE GREAT LEARNING, PARAGRAPH 7
di Cornelius Cardew
installazione sonora per un numero imprecisato di voci non educate a cura di Luca Venitucci con la partecipazione di Radix Harmonica
T293 gallery, via Ripense 6
Luca Venitucci e il coro Radix Harmonica presentano un’installazione sonora vocale del compositore britannico Cornelius Cardew, basata sull’intonazione di segmenti di testo tratti dal Grande Studio, il primo dei quattro libri base del confucianesimo. Ciascuna delle voci si appoggia alle altre, dando vita ad una tessitura sonora complessa e costantemente mutevole.
Mercoledì 4 settembre ore 18.00
C’È UNA FEDE NEI NOSTRI SOGNI (c’è un sogno nel nostro debutto)
conversazione con Pippo Di Marca
ex falegnameria di Fabrizio Lo Russo, via Portuense 80
Il Teatro La Fede, dove Pippo Di Marca e altri protagonisti della scena italiana hanno mosso i primi passi delle loro straordinarie parabole umane e artistiche, fu una delle prime e più vivaci cantine teatrali romane degli anni ‘60 e ‘70. Ed aveva sede in una delle botteghe artigiane situate all’inizio di via Portuense, nel tratto dove c’è il mercato di Porta Portese.
Proprio davanti all’ingresso di una bottega limitrofa ancora ‘sopravvissuta’, Pippo Di Marca rievocherà da par suo quegli anni e i suoi protagonisti: se stesso e Nanni, Perlini, Vasilicò, Orfeo, Manuela Kustermann e altri. E lo farà come un carismatico ‘profeta’, artista anch’egli sopravvissuto, ma indomito esploratore e promotore di linguaggi teatrali, carico di energia creativa e del portato di decennali battaglie per il teatro in cui lui e tutti gli altri hanno creduto, illuminati e guidati – non a caso – da una FEDE, non che intrisi di SOGNI fin dai loro DEBUTTI.
Mercoledì 4 settembre ore 19.00
SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO. PELLEGRINAGGIO TEATRALE DI UN “REDUCE”
di e con Simone Capula
Atelier d’artista I.N.F.I.N.I.T.O., via di Giovanni da Castel Bolognese 81
Un salotto, una cucina, un soggiorno, il retro bottega di un negozio, uno studio di professionisti alcuni invitati conversano bevendo caffe, tè, vin brulè, quando all’improvviso arriva alla chetichella, un uomo sui cinquant’anni, vestito in un modo sobrio, con uno zaino in spalle e una cartella in mano. Pare spaventato, o meglio pare si stia nascondendo da qualcosa, da qualcuno. È un “reduce teatrale”.
Dopo aver chiesto scusa per essere piombato in quel posto, legge queste poche righe: Due strade divergevano in un bosco d’autunno e spiacente di non poterle percorrere entrambe, essendo uno solo, mi fermai a lungo e guardai, per quanto possibili, in fondo alla prima, verso dove svoltava, in mezzo agli arbusti… Si sistema tra gli invitati e inizia il suo racconto fatto di parole, immagini e suoni. Un racconto un po’ autobiografico, un po’ fantapolitico.