Luigi Maffei 
Il 2024 è un anno importante per due strumenti che hanno cambiato la storia, il linguaggio e l’immaginario del nostro Paese. Esattamente cento anni fa e settant’anni fa nascevano, rispettivamente, la radio e la televisione.
Una serie di eventi, film, mostre, programmi tv e radiofonici hanno celebrato questo doppio anniversario e il MAXXI di Roma non poteva esimersi dall’omaggio.
La mostra 70 anni di Televisione, 100 anni di Radio sarà al museo di via Guido Reni dal 10 ottobre al 3 dicembre. Sarà un viaggio attraverso le varie fasi di questi due media che hanno raccontato gli avvenimenti più importanti della storia italiana.
La magia della mostra si apre con un’area sorprendente, in cui la storia della tv e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai. Due consolle multimediali, infatti, attiveranno alcune radio e tv d’epoca, attraverso le quali si potranno ascoltare e visionare, a scelta, contenuti relativi ai momenti salienti dei primi 40 anni di storia del Paese. Un esempio su tutti? Il primo, storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.
Il percorso espositivo si sviluppa fra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set. Non solo, ci saranno anche tante opere d’arte di assoluto rilievo appartenenti alla collezione Rai.
Durante l’inaugurazione della mostra, poi, sarà esposta anche la storica Fiat 1500 della Rai. La mitica automobile, datata 1966, ha seguito per radio e tv il Giro d’Italia, sino agli anni Settanta. La vettura è “tornata in servizio”, grazie al Protocollo d’Intesa firmato da Rai con ASI – Automotoclub Storico Italiano che ha riconosciuto alla Fiat 1500 la Targa Oro n. 12610.
L’esposizione si sviluppa, di decennio in decennio, fra il passato, il presente e il futuro del Servizio Pubblico Radio Televisivo. La mostra su Tv e Radio, dunque, offre un percorso esperienziale unico, che lega le storie e la Storia in un unico emozionante racconto multisensoriale e multimediale.
Beatrice Curti 
