Sono tante le funzioni conferite nel tempo a uno dei centri nevralgici della città di Roma, di cui vi vogliamo parlare oggi. Per i racconti storici piazza del Popolo era il luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali, l’ultima delle quali è avvenuta nel 1826.
Per gli amanti della musica italiana si tratta del luogo dove ha inizio, con la canzone “Piazza del Popolo”, per l’appunto, la storia narrata tra le note musicali dell’album Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni. Per i cittadini e turisti invece è la porta di accesso verso il cuore del centro storico di Roma.
Piazza del Popolo: conformazione e punti di osservazione
La bellissima e nota piazza risale al XVI secolo, quando fu progettata come punto di accesso alla città per tutti coloro che provenivano da via Flaminia. Nel corso degli anni fu ricostruita diverse volte, con l’ultimo apporto, in stile neoclassico, a opera di Giuseppe Valadier nel 1823.
Al centro della piazza svetta l’obelisco coi suoi 36,5 metri d’altezza: il monumento fu portato da Augusto a Roma dall’Egitto, come i tantissimi esemplari che costellano le vie e le piazze della città. A partire da due lati dell’obelisco si sviluppano invece le fontane del Nettuno e della Dea di Roma.
Sul lato meridionale la piazza è ‘chiusa’ da due chiese: la chiesa di Santa Maria dei Miracoli e la chiesa di Santa Maria in Montesanto. Entrambe furono progettate in stile barocco dall’architetto Carlo Rainaldi, che le realizzò in modo da farle sembrare simmetriche, nonostante abbiano dimensioni radicalmente diverse.
Dalla parte opposta della piazza si colloca invece la Porta del Popolo. La facciata interna fu realizzata dal Bernini in onore dell’ingresso della regina di Svezia a Roma. La scritta ” Per un felice e fausto ingresso 1655” che svetta sulla cima fu richiesta dal papa Alessandro VII.
Per avere una visione completa della piazza o semplicemente una prospettiva diversa basta salire sul colle Pincio per poterla ammirare in tutta la sua bellezza.
La Basilica di Santa Maria del Popolo
In piazza del Popolo si trova una delle chiese più belle di Roma e ricca d’arte, frutto dell’ingegno di alcuni tra i progettisti più noti della storia dell’architettura italiana: fu realizzata infatti in parte del Bramante e in parte dal Bernini ed è uno dei primi esempi di chiesa rinascimentale romana. Si narra che inizialmente la struttura fu eretta sul mausoleo della famiglia Domizi Enobarbi, per cercare di esorcizzare lo spirito di Nerone ivi sepolto.
Le cappelle interne, commissionate da alcune delle più rinomate famiglie aristocratiche romane, sono arricchite di opere di Caravaggio, Bernini, Raffaello e Pinturicchio.