Tra le tante piazze romane, Piazza Navona è quella che meglio rappresenta la Roma che tutti conoscono anche grazie ai film: case che la circondano, una bella fontana che coi suoi giochi d’acqua affascina tutti, artisti di strada, una meravigliosa chiesa e tantissimi tavolini dei caffè dove sostare ammirando la città. Qui è anche stata girata una scena della nota pellicola Mangia, Prega, Ama. E allora se volete sentirvi Julia Roberts per un momento, gustate un buon gelato su una delle panchine davanti alla scalinata della chiesa.
Cosa vedere a Piazza Navona
Come ogni angolo di Roma, anche Piazza Navona poggia sulle rovine di antichi edifici e, in questo caso, stiamo parlando dello stadio Dominiziano. I resti sono oggi visitabili accedendo da via Tor Sanguigna. In questa bella piazza romana, che un tempo ospitava il mercato e che oggi ha lasciato spazio al turismo e alla creatività degli artisti di strada, si può ammirare la bellissima chiesa barocca di Sant’Agnese in Agone realizzata da Francesco Borromini.
Stando alla leggenda, nell’esatto punto sul quale è sorta poi la chiesa a lei dedicata fu martirizzata la vergine Agnese. Sempre secondo i racconti che ruotano attorno alla sua figura, ella venne spogliata prima di essere uccisa e i suoi capelli crebbero così in fretta da coprirle le nudità.
L’edificio più grande della piazza è invece Palazzo Pamphilj. Fu realizzato verso la metà del ‘600 da Girolamo Rainaldi per Giovanni Battista Pamphilj, meglio noto a molti come papa Innocenzo X. Oggi le sue mura ospitano l’ambasciata del Brasile, rendendolo chiuso al pubblico.
Le fontane di Piazza Navona e le vie nei dintorni
Ma la vera particolarità di Piazza Navona sono le sue tre fontane. La più grande si trova al centro della piazza ed è la Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini, realizzata nella metà del ‘600. I quattro fiumi di cui parla il nome simboleggiano i continenti allora conosciuti e sono il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata; in mezzo a loro svetta un obelisco egizio. Secondo le dicerie, la personificazione del Rio de la Plata è posto quasi in segno di protezione da un eventuale crollo della chiesa davanti a lui. Pare infatti che non scorresse buon sangue tra il Bernini e il Borromini, che realizzò la chiesa. In realtà questa supposizione è davvero frutto di dicerie, infatti la chiesa venne terminata dopo.
Ai lati della piazza sorgono invece la Fontana del Moro e la Fontana del Nettuno. Entrambe realizzate da Giacomo della Porta, si differenziano per gli interventi postumi. La prima infatti ha la figura del moro aggiunta dal Bernini, mentre la seconda è decorata da gruppi scultorei dell’Ottocento.
Se siete in zona non dimenticatevi poi di passare per due pittoresche vie: via dei coronari e via del governo vecchio. La prima, nota per i suoi negozi, deve il suo nome ai coronari, i venditori di rose che vi si fermavano in attesa dei pellegrini. La seconda invece offre uno spaccato molto pittoresco della tipica Roma come tutti la conoscono: boutique, vintage e tante e affollate trattorie tipiche romane. Inoltre pare che il Bramante visse proprio qui, al civico 123.