Tra le tante attrazioni note a turisti e romani ce n’è una in particolare che vi catapulterà in un’altra epoca. Stiamo parlando della Via Appia Antica, una strada acciottolata che racconta la storia di Roma e oggi visibile dalle rovine e da centinaia di monumenti antichi.
Nome e origine della via Appia Antica
La via Appia Antica venne realizzata per collegare Roma al porto di Brindisi, che nella Roma Antica era considerato il più importante per la Grecia e per l’Oriente. Punto di partenza era Porta San Sebastiano e, proseguendo per sud-est, si giungeva fino al porto.
I lavori di costruzione iniziarono nel 312 a.C. per volere del censore Appio Claudio Cieco, dal quale poi la strada prese il nome che ancora oggi porta, anche se per gli antichi romani era la ‘regina viarum‘.
Nel corso della storia diversi furono gli avvenimenti che segnarono la via, ma forse uno dei più tristemente ricordati fu la crocifissione di Spartaco e dei suoi, circa 6000 ribelli.
La via Appia Antica era anche luogo di sepoltura: decidere di seppellire qui i cari era simbolo di ricchezza e prestigio.
Cosa vedere lungo la via Appia Antica
Camminare oggi per la via Appia Antica vuol dire entrare in contatto diretto con la storia. Diverse parti della strada acciottolata sono ancora oggi ben visibili com’erano allora, anche grazie ad alcuni interventi di restauro avvenuti negli anni.
Ma la vera meraviglia di questa passeggiata è rappresentata dai monumenti e le ville che si possono vedere. Prima fra tutte Villa Quintili, uno dei siti più noti ma anche dei più ambiti in passato, tanto da portare l’imperatore Commodo a uccidere i suoi proprietari per averla.
Tra gli altri numerosi siti d’interesse non perdetevi le catacombe. Dei 300 km di gallerie scavate nel tufo dai cristiani, oggi ne resta aperta e visibile, solo con visite guidate, una piccola parte che comprende le catacombe di San Callisto, San Sebastiano e Domitilla.